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Ucronia

by IATO

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1.
Urla di dissenso riecheggiano nel vuoto superstiti di un passato ormai rimosso la passiva accettazione del pensiero dominante impera incontrastata sulla massa agonizzante Odo i tuoi lamenti e mi disgustano: triste riproduzione di un mondo incatenato Odo i tuoi lamenti e mi deprimono: immagine sbiadita della rassegnazione Il flusso della storia ed il suo dinamismo stretti nella morsa dell’immobilismo il trionfo silenzioso della nuova ideologia il dominio occultato di una nuova tirannia Letargico conflitto, apatia e omologazione recidono il rapporto tra teoria e azione (Simulacri di benessere per sedare la reazione) Ammirano chi li sfrutta Ammirano chi li annienta Una fittizia coesione basata sull’egoismo
2.
IATO 03:32
IATO come forma che prende vita dal reale riflette le fratture che dilaniano il sociale Un’anomalia sfuggita all’omologazione recalcitra e resiste con costante abnegazione Troppo strette le mura di questa città corrose dalla noia e dall’iniquità Declino e squallore in questo deserto in cui la vita appassisce tra acciaio e cemento. Muoio un poco alla volta in questo grigiore urbano nutrendomi del vuoto che avvelena il quotidiano Il marcio che mi avvolge convertito in carburante che alimenta la reazione Avanzo claudicante, il dolore mi pervade ma il mio odio è circolare, è qualcosa che permane
3.
Un apparato produttivo freddo e calcolatore che consegna la tua vita ad un vile usurpatore La forma brutale di un asservimento tendenzialmente illimitato perpetuato da un aguzzino con il volto incappucciato Uomo - ingranaggio – nello sfruttamento ciclico Uomo – ingranaggio – nello svago consumistico Uomo – ingranaggio – nel suo viver solipsistico Strisciare servilmente, ingoiando fango e chiodi, è il destino che hai accettato Strisciare servilmente, inchiodato nel tuo ruolo di eterno subordinato
4.
Rigido e spietato scorre il tempo di lavoro scandito freddamente a ritmo di macchina Una successione ciclica, un’eterna ripetizione dilania e parcellizza l’umana creazione Lo spazio si fa asettico, privo di qualità delimitato a posta per essere misurato produzione ciclica della fatale scissione riduce l’individuo a una squallida funzione Carburante vitale alimenta l’ingranaggio estorto con violenza al soggetto alienato Carburante estratto alimenta l’ingranaggio l’ultimo respiro di un essere consumato Estraniato, scisso in singoli in atti davanti - un’agonia da assaporare: l’altra faccia del benessere che continui ad alimentare
5.
Ucronia 04:28
Un ripetersi di numeri ormai corrotto; una clessidra velenosa che opera spietata: Il quesito è di chi si è accorto, di chi per un momento si è arrestato: un potenziale essere umano costretto nelle vesti di un granello Mi sono accorto dell’inganno, delle sbarre trasparenti, un diabolico processo creato [ad oc] e degenerato: è il segmento orizzontale che ho reso tridimensionale, aggiungendo ai due confini estremi una linea trasversale; Aprendo degli squarci, lacerando quel tessuto, il mio Crono ho dominato. La mente liberata è la lanterna che ha rivelato il sentiero: La discesa nell’Eternità, unica e sola via per incarnare la Totalità
6.
Nauseato dalla tua immondizia verbale: connubio rivoltante di cliché e frasi fatte Un contenitore vuoto, forma senza contenuto è la tua stessa esistenza a infettare l’aria Siamo due mondi contrapposti, due estremi che mai si toccheranno (mai si toccheranno, mai!) ma costretti a condividere lo stesso spazio vitale Ho bisogno di più aria, qua mi sento soffocare La tua presenza è invadente è un cancro da estirpare La mia mente si distacca, un’immagine la accarezza Il tuo corpo martoriato in un’orgia di sofferenza
7.
Occhio unico 03:41
L’occhio unico osserva dalla Torre di Controllo una catena invisibile stretta forte intorno al collo Una frequenza dissonante una mortale interferenza la tua mente sofferente per l’inutile -esistenza Benvenuti sul pianeta dell’uomo-batteria Benvenuti sul pianeta, il pianeta fattoria Un destino senza senso Un sacrificio di energia Offuscat’è ciò che penso dalla nera oligarchia in onore di entità l’illusione di democrazia in sacrificio sull’altare solo fumo ed -energia Benvenuti sul pianeta dell’uomo-batteria Benvenuti sul pianeta, il pianeta fattoria
8.
Requiem 05:54
Fuori dal corpo disorientato in un tunnel bianco vengo risucchiato tra i bagliori di luce una voce mi dice: “un Essere immortale da qui non può scappare” Solo ora inizio a realizzare cos’è la dimensione materiale una necessità virtuale dentro un mondo esperienziale frammenti di una Coscienza che non può mutare senza spazio e senza tempo un Universo non locale Dall’alto la visione del mio funerale Lacrime e sangue il panico mi assale la Vita eterna è la condanna del mortale Claustrofobia /esistenziale

about

credits

released June 19, 2019

Released by: Grimm Distribution (Satanath records) / The Triad Rec
Recorded, mixed, mastered by Alb Bandino @ Cut Fire Mixing Studio
Artwork by Simone Pisano

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IATO Quartu Sant'Elena, Italy

Death metal | Grindcore contro l'idea di progresso.

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